Cari lettori siamo giunti al 6° episodio delle scoraggianti vicende dei nostri protagonisti poveracci che si trovano a casa di GPM, intenti nel trovare un punto d’incontro possibile.
Gabriela nel bagno di GPM apre la finestra per cercare di arieggiare la fitta coltre di profumo scadente che ancora aleggia come una nebbia insalubre.
Si guarda allo specchio. Lo chignon è oramai in caduta libera ed il rossetto ha bisogno di più di un ritocco.
Mentre si adopera nel trucco e cerca vanamente di recuperare lo chignon, che la forza di gravità sta progressivamente facendo collassare, decide di chiamare Rosangela.
RA: Ciaoooooooooo Gabrielaaaaaaaaa e allora come va col piccioncino?
G: (sottovoce) una tragedia. Lo chignon sta crollando e questo mi offre kebab e patatine, aiuto sono chiusa nel bagno, non so che fare.
RA: non ho capito niente, parla più forte.
G: non posso sono in bagno si sente male… Lo chignon sta crollando, aiuto!
RA: Non si sente.. E come si è vestito? Si è messo carino?
G: Buh non saprei, non ho visto… Mi vuole dare da mangiare il kebab… Oddio il kebab…
RA: ma ci ha provato? Ti sei messa le calze velate?
G: si Rosangela ovvio che si. No che non ci ha provato, oddio ha un profumo orribile…
RA: e tira un po su il vestito, fagli vedere le gambe e il decolletè.
G: senti ma come faccio con lo chignon, pende da un lato, ho paura che crolli tutto.
RA: non preoccuparti per lo chignon, stai tranquilla non farti prendere dal panico non crolla di certo, pensa a lui piuttosto, devi ammaliarlo con il tuo fascino e la tua femminilità..
G: dici? Mi levo la piuma di struzzo che si vede il decolletè?
RA: Si sfodera le curve rinfresca il trucco e parti alla conquista.
G: hai ragione, si! Grazie Rosangela.
Gabriela rincuorata cerca di raddrizzare un po’ lo chignon e apre il rubinetto del lavandino dal quale esce un getto fortissimo d’acqua che rimbalza sulla ceramica e la schizza abbondantemente in pieno viso. D’istinto Gabriela prende l’asciugamano e si asciuga distruggendo il trucco pesante e macchiando l’asciugamano di rimmel e fondotinta.
Nel frattempo GPM guarda l’orologio, mancano pochi minuti alle 23.
Gabriela è in bagno da un po’. Buone le patatine.
Il vento è rinforzato ed ogni tanto qualche raffica rischia di sollevare la tovaglia sul tavolo in terrazzo, ma a GPM piace il vento e si mette con il viso in piena raffica ad assaporarne la carezza.
Gabriela esce dal bagno piuttosto malconcia, è riuscita a mala pena a contenere il trucco sciolto che però è oramai debordato, ma il rossetto è perfetto e lo chignon sembra quasi dritto.
Butta la sciarpa in finte piume di struzzo su divano mostrando, fra le pacchiane perlone rosa della collana, le curve abbondanti del seno, ma anche un ventre ben pronunciato, sistema il tubino in modo da poter accavallare meglio le gambe e raggiunge GPM sul terrazzino.
Lui se ne sta beato sgranocchiando patatine controvento con il naso rivolto all’insù.
GPM: stai bene? Mi stavo preoccupando
G: il vino sarà un po’ annacquato..
Lei si accomoda accavallando le gambe e in un gesto vagamente sinuoso cerca di nascondere, trattenendo il fiato, i rotoli di carne sul ventre . Lui le versa del vino.
G: mi fai bere da sola?
GPM: beh io sono astemio, ma se vuoi, per farti piacere
GPM si versa un goccio di vino e brinda con lei e mentre lui si bagna appena le labbra lei tracanna a grandi sorsate finendo il bicchiere.
G: Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
GPM: vedo che apprezzi, ne vuoi ancora?
Gabriela tracanna un secondo bicchiere con la sete di un disperso nel deserto e finalmente si rilassa un po’. GPM ha gli occhi persi tra le sue gambe. Lei lo guarda compiaciuta e lui solleva lo sguardo inquadrando il decolletè.
Lei si serve un terzo bicchiere che però sorseggia lentamente, è un po’ brilla.
G: senti ma non ce l’avresti un po’ di musica?
GPM: non saprei, non ci ho pensato, beh posso mettere la televisione, MTV magari… Ma non mangi nulla? Guarda che il vino a stomaco vuoto ti fa male…
G: si è una buona idea! E senti non ce li hai ancora due pomodorini?
GPM: ma certo, aspetta che provvedo… Sai il colore della tua frangia mi ricorda il tramonto…
G: il tramonto a me? Ma che devo prenderlo come un complimento?
GPM: ma io volevo dire.. cioè era una frase romantica e….
G: e tu ad una donna le dici che sembra il tramonto? Ma scusa eh!
GPM mesto e mortificato entra in casa ed accende la tv mettendo su MTV dove trasmettono una musica reggae piuttosto allegra. Prende i pomodorini residui da frigo e raggiunge Gabriela, la quale nel frattempo si è scolato anche il terzo bicchiere e lo guarda compassionevole. Le fa tenerezza in fondo questo Gianpiermaria qui.
Improvvisamente una raffica di vento investe in pieno lo chignon e la parrucca che si stacca dalla testa di Gabriela e colpisce GPM in pieno viso, facendogli sfuggire di mano il piatto di pomodorini che si infrange al suolo, in mille pezzi.
I due si guardano, lei istintivamente si porta la mano alla testa, lui raccatta la parrucca con lo chignon e gliela porge con un sorriso fra l’ebete ed il sottosviluppato.
Lei prende la parrucca in mano ed in un gesto disperato la lancia contro il muro facendo schizzare ovunque gli ombrellini colorati. Poi si alza ed avanza rabbiosa verso GPM che rimane interdetto, quasi spaventato. Lei gli si pianta davanti gli prende la testa e lo bacia.
La musica proveniente dalla tv improvvisamente cambia in una pubblicità: l’olio dell’amore che aiuta la lubrificazione a base di mandorle… OLEAN e tutto è più delicato….
Entrambi riprendono coscienza della realtà e si guardano intorno. Il terrazzino è un campo di battaglia, cocci per terra e pomodorini spiaccicati dappertutto, la parrucca e lo chignon di Gabriela in un angolo e gli ombrellini tra le sedie e sul tavolo.
GPM stordito ha tutto il rossetto di Gabriela intorno alla bocca, lei glielo fa notare e lui si specchia nel vetro della finestra e scusandosi raggiunge il bagno per lavarsi.
Lei finalmente sola si versa tutto il vino rimanente nel cartone e se lo scola in un solo lungo sorso.
Improvvisamente le viene un dubbio e si alza per specchiarsi nel vetro della finestra e quello che vede la fa letteralmente inorridire: i capelli stravolti e pieni di ferretti mezzi caduti qua e là, la frangia arancione increspata ed il trucco semi-demolito, il rossetto tutto spampanato… No, non può proseguire una serata in questo modo. La dignità è una cosa seria!
Disperata decide di andarsene e mentre cerca la sua roba per rivestirsi ed uscire sopraggiunge GPM proveniente dal bagno.
GPM: ma che succede, cosa fai vai via?
Gabriela si è messa nel frattempo il foulard sulla testa e si sente un po’ più protetta.
G: SI perdonami, non mi sento bene devo rientrare, domattina mi sveglio alle sei e mezza ed è già mezzanotte passata…
GPM: ma il kebab, le patatine, il bacio?
G: il kebab e le patatine?. Scusami ma proprio io non ce la faccio… Forse un’altra sera.
Gabriela si infila il soprabito e raccolte le sue cose si dilegua verso casa.
GPM tornato in terrazzo fra i pomodorini spiaccicati per terra scorge la parrucca di Gabriela e cerca di chiamarla perché torni indietro, senza successo.
Impugnato il cellulare scrive un messaggio.
GPM: Ho qui la tua parrucca , è stata una serata meravigliosa, grazie di tutto e scusa… spero di vederti presto. Buonanotte. 😉 😉 😉 😉
Finisce così tristemente questa cena esplorativa fra i nostri protagonisti, ma la storia non finisce qui.
GABRIELAAAAAAAA
Lei amava lui, lui amava lei,
ma non si amavano fra loro.
Arrivederci al prossimo episodio.