Salve, benvenuti alle pallide ed improbabili avventure di Gabriela e GPM.
Il salone di Rosangela ha un’illuminazione soffusa ed un aspetto fra il kitch ed il Rococò.
Gli specchi di fronte alle poltrone per le clienti sono ornati di grandi e lavorate cornici color oro ed argento. Le poltrone sono diverse fra loro e tappezzate di colori dissonanti.
Al primo impatto sembra un mercatino delle pulci, ma poi guardando meglio sotto gli specchi dai mobiletti, spuntano phon, pettini e forbici e qua e là, cestini di bigodini svolazzanno per l’ambiente.
Rosangela è la titolare di tutto questo ben di Dio ed è anche l’unica lavorante, fatto salvo per la giovane apprendista Ariannantonia che si improvvisa in ogni ruolo possibile senza la minima competenza.
Rosangela è rotonda ed è di statura contenuta, rappresenta bene il proverbio che il vino buono sta nella botte piccola ed in questo caso grassa. E’ di una simpatia spontanea e coinvolgente ed il suo sorriso stampato sul suo viso circolare ed illuminato da due brillanti occhi azzurri
Gabriela è arrivata da poco ed è l’unica cliente nel salone. Ariannantonia sta spazzando il pavimento mentre Rosangela inizia a lavare i capelli di Gabriela che chiude gli occhi in un sospiro interlocutorio.
Rosangela (RA): dai dimmi chi hai incontrato stavolta?
G: ma no niente, uno carino ad una festa…
RA: e chi è, come si chiama, cosa fa?
G: è castano, né alto né basso, magro, carino e con un bel sorriso.
RA: dai racconta racconta i dettagli… come si chiama?
G: Gianpiermaria si chiama… L’altra settimana, Leila, la cugina di Grazia mi ha invitato ad una festa a casa di blablablablablablablablablabla e poi in cucina a un certo punto è entrato lui e blablablablablablablablablabla non ti dico che tragedia e blablablablablablablablablabla ed insomma alla fine mi ha chiesto il numero di telefono e quindi ci siamo visti ed abbiamo preso un caffè. E’ uno che legge poco ed è molto educato.
RA: e cosa fa, è ricco?
G: vende qualcosa, ma non ho capito cosa. Non so nulla di lui ora che mi ci fai pensare. Mi ha invitata a cena a casa sua.
RA: oddio e quando?
G: l’altra sera ma non ho accettato.
RA: e ma devi capire chi è che casa ha… se vive solo… in che quartiere sta?
G: non so… sono confusa.. anche il mio ex mi ha invitata a cena…
RA: dai a quello non devi neanche pensarci ti ha fatto soffrire e basta… non capisco perchè continui a sentirlo.
G: E’ che mi fa pena… dice che ha mal di schiena e mi chiede di fargli un massaggio…
RA: si ho capito che massaggio vuole quello… e tu che hai risposto?
G: e cosa vuoi sono anni che ci facciamo i massaggi che potevo fare… e poi fa sempre delle cenette deliziose, lo sai che ho un debole per la sua cucina…
RA: beata te che puoi! Io sono mesi che sto a digiuno…
G: Ecco mi è arrivato un sms, sarà lui?
RA: aspetta che ti metto l’asciugamano sulla testa. Ecco fatto. Controlla è lui?
G: Si è lui.
RA: e che dici, che dice? Leggi leggi!
G: Ecco: Buongiorno principessa, non vedo l’ora di apprezzare la nuova pettinatura.
GPM nel frattempo è inginocchiato in un angolo di una chiesa buia e prega.
Prega per essere migliore, prega per un futuro decente, prega per la salute di sua figlia e dei parenti.
Nel silenzio più assoluto prega.
Il cigolio di una porta che si apre irrompe nella quiete e dei passi di sandali che avanzano riporta alla realtà GPM, mentre il suo telefonino vibra nella tasca.
E? un sms di Gabriela:
G: Accetto l’invito a cena da te 😉
Cosa succederà ora?
GABRIELAAAAAAAA
Lei amava lui, lui amava lei,
ma non si amavano fra loro.
Arrivederci al prossimo episodio.