Bentornati da GABRIELAAAAAAAAA l’ipernovela semimasotrash che giunge oggi al 18° episodio.
La notte è passata e Gabriela si trova a pancia in giù semisvestita di traverso sul suo letto, dove è arrivata dopo la festa in piscina.
La sveglia delle 8 suona insistentemente da qualche minuto, quando Gabriela riesce ad aprire un occhio tremolante.
Sul lenzuolo il reggiseno rosso a pois bianchi accasciato sulle ciabatte rosa con fiorellino e perline.
Gabriela afferra il cellulare, la cui sveglia si è fatta troppo insistente, e lo spegne.
Lentamente si alza ed inforcate le terribili ciabattine rosa, raggiunge il bagno.
Lo specchio è impietoso e le rimanda l’immagine del suo viso accartocciato incorniciato dai capelli incolti a forma d’istrice. Il trucco oramai è dilagato disegnando occhiaie irregolari di rimmel e matita debordati e sciolti.
Gabriela trattiene un urlo di spavento e si lava la faccia, migliorando un pochino il suo aspetto da halloween.
Mentre fa la pipì, cerca di ricostruire nella memoria il suo rientro a casa la sera prima. La testa le rimbomba come una campana stonata ed ha l’alito di una betoniera svuotata.
Nel silenzio assordante, lo scroscio dello scarico le riporta alla mente immagini confuse di piscina.. Lei che sguazza ubriaca fradicia ed un uomo pelato con un forte odore di ormoni.
Per un attimo ha un tuffo al cuore ed un brivido le percorre la schiena, mentre nella sua mente si compongono frammenti di un selvaggio amplesso nella penombra di uno spogliatoio. Rivede l’uomo villoso che ansima e suda in un violento movimento ondulatorio e sente i suoi gemiti involontari e vede le facce imbarazzate degli invitati.
Torna davanti allo specchio e si guarda negli occhi, cercando di capire se ha sognato, quando in un attimo di coscienza si rende conto della realtà…
Dio che vergogna!
Maledetti quei benpensanti che non sanno che vuol dire essere una donna sola contro un mondo di addormentati e senza entusiasmo.
Mentre io che generosamente cerco di scuoterli dal loro assopimento, vengo presa per quella che non sono e se ne approfittano perché sono buona.
E tutti questi uomini da canzonetta da Giammario gay a Bruno bruto al pelato ansimante mi fanno sentire ancora più sola.
Cosa ne capiscono loro, pensano solo al loro istinto riproduttivo, che poi è un appagamento dei loro istinti animali.
Ed io che sono una donna evoluta e sensibile li accolgo… nel mio cuore grande…
Poi dopotutto come diceva mia nonna: una lavata e sei come nuova!
E loro, loro i piccoli uomini che pensano che possederti sia entrare nella tua anima, ma no, io sono integra, mi elevo sopra le loro teste vuote.
Sono pura ,ecco pura e… accidenti ma dove sono i miei slip…
Gli slip di Gabriela in realtà sono finiti nella collezione dell’uomo della sera prima, che tutto soddisfatto ha appena iniziato la sua giornata di lavoro da netturbino.
GPM non ha quasi chiuso occhio e si è roso in una gelosia impotente. Dopo avere cercato Pierugo insistentemente e non averlo trovato, ha girovagato in preda all’angoscia e la sua autostima si è ridotta ai minimi termini.
Al mattino presto si è recato in chiesa dove ha pregato il suo santo protettore di allontanare da lui quei sentimenti impuri che lo turbano.
In chiesa ha insistito per confessarsi e si è ritrovato seduto su di una panca al lato di una bruttona che ha cercato di attaccare bottone con lui.
Si è presentata come Maria Lapidata detta Lipi, un nome mai sentito prima ma che Dio lo scampi, il suo cuore infranto batte solo per Gabriela.
Gabriela intanto si è lavata, vestita e truccata ed ha ripreso un aspetto decente, ammesso che di decenza si possa parlare.
Ha fatto colazione con latte e caffè e si è lavata i denti giallognoli.
E’ pronta ad uscire per andare al lavoro, mentre GPM si inginocchia davanti al confessionale.
GPM: Padre chiedo perdono per tutti i miei peccati.
P: e quali sono i tuoi peccati figliuolo?
GPM: ho peccato padre di rabbia, di invidia, di accidia e di verecondia
P: cioè concretamente cosa hai fatto’ E’ una confessione questa mica una conferenza!
GPM: Padre ho peccato mi dia l’assoluzione in nomine patris filii et…
P: e spirito santo… vabbè ma dimmeli ‘sti peccati che hai commesso figlio!
GPM: Ho tanto peccato di intenzioni ho odiato con rabbia una donna che amo ed invidiato quelli che erano con lei, non ho fatto nulla per timore e non voglio neanche immaginare quello che immagino, che solo ad immaginarlo mi viene un desiderio di scomparire che…
P: va bene figliolo va bene così.. ti vedo confuso.. Senti, se ami una donna cercala ed abbi il coraggio del tuo amore; ricorda: amor che a nullo amato amar perdona! Ego te absolvo in nomine ecc ecc ecc… Ora vai figliolo e prega mi raccomando prega… E pregando pregando lascia un’offerta di almeno 10 euri, che siete tutti buoni a confessarvi ed io ho una chiesa da mantenere per la Santissima Trinità!
Gabriela sale in auto e gira la chiave, ma la batteria non da segni di vita… Prova e riprova, ma niente. Si accorge di avere lasciato le luci accese. E’ in panne!
Cosa farà ora Gabriela?
E GPM la chiamerà?
Lo sapremo solo seguendo le livide avventure di GABRIELAAAAAAAAA
GABRIELAAAAAAAA
Lei amava lui, lui amava lei,
ma non si amavano fra loro.
Arrivederci al prossimo episodio.