Investire in Calmucchia: la Repubblica degli scacchi
Category : giornalismo
Rubrica: Investire o essere investiti dalle economie emergenti
Testata umoristica -Testi&Umori- Bari 8 marzo 2007
Opportunità di nicchia nel mercato degli scacchi in Calmucchia. paese del Caucaso dove il consumo scacchistico procapite è quello a maggior densità del pianeta.
Di: Massimiliano Cocozza
La Calmucchia è una desolata regione desertica russa sul Mar Caspio che è la capitale mondiale degli scacchi.
Nella capitale Elista, la cui strada principale si chiama Viale degli Scacchi, si sono disputati i mondiali vinti dal russo Kramnik, in finale con Topalov.
Questo perché il presidente di questa repubblica, il milionario Iljumžinov, è un grandissimo appassionato di scacchi nonché presidente della FIDE (federazione internazionale scacchistica). Iljumžinov è stato campione nazionale di scacchi a 14 anni e si è arricchito commerciando auto. Fu eletto a 31 anni ed era il più giovane capo di stato del mondo. Egli è l’uomo forte del paese ed afferma di avere contatti frequenti con gli alieni ed usa mettere gli alcolisti in gabbie sulla strada principale o rinchiudere in manicomio i suoi critici ed in galera i suoi manifestanti.
Iljumžinov dal 1993, da quando è presidente, ha fondato il “Segretariato dell’Ideologia” direttamente alle sue dipendenze per creare un “Pensiero Etno Planetario” che fungerà da base per l’insegnamento nelle scuole. Nelle scuole, sin dalle materne, si studiano obbligatoriamente libri di strategia e biografie di grandi scacchisti mondiali. Lo stesso presidente ha infatti dichiarato “Sto creando intorno alla Repubblica un campo extrasensoriale mediante il quale dare istruzioni al popolo a livello inconscio”. Per essere sicuro del suo piano di democratizzazione totale il presidente ha dovuto sciogliere il parlamento e costituire un “consiglio di saggi” di 24 eletti, a lui vicini e di sicura rettezza morale e democratica. Il presidente per rappresentanza ha dovuto acquistare 4 Rolls Royce, ma in compenso sta procedendo verso il suo obiettivo politico, che era stato lo slogan della sua campagna presidenziale, cioè quello di “fornire di telefono cellulare ogni pastore della regione”. Tra i suoi provvedimenti c’è stata anche la direttiva Ukaz 129 sul rapporto governativo allo sviluppo del movimento scacchistico. Quindi, da allora, si studiano pedoni, mosse e varianti: “Gli scacchi servono a disciplinare i bambini. Prendono voto migliori ed imparano a concentrarsi”. Nel 96 spese 50 milioni di dollari per costruire in una squallida periferia Chess City, la Città degli Scacchi, tutta bianca ed azzurra con le vie intitolate a torri ed alfieri, voluta e costruita dal Presidente Kirsan Iljumžinov, per ospitare le olimpiadi degli scacchi, è ora ridotta ad un decadente quartiere fantasma, perché le abitazioni sono troppo care per i poverissimi calmucchi. Il 70 per cento dei 300 mila abitanti della Calmucchia ha un reddito mensile di 50 euro. I ristoranti sono deserti e si possono gustare piatti tipici come il “Cavallo in A4” oppure zuppe come la “White Queen” oppure assaporare cocktail come il “Tower Bomb B52”.
Nel paese esiste anche un monastero buddista. Il buddismo è infatti la religione ufficiale di stato. Iljumžinov ha invitato il Dalai Lama in persona a trasferirvici, l’offerta non è ancora stata accettata, ma il leader tibetano ha inviato uno Shaddin Lama di nome Telo Rimpoche, che a 26 anni è diventato la massima autorità religiosa del paese. Il “Papa” della Calmucchia da circa 10 anni, è uno sfegatato fan degli “Smashing Punpkins” e si può ammirarlo mentre medita nel tempio con l’iPod e le cuffiette al suono della sua musica preferita, rock ovviamente.
L’amore per gli scacchi e per le loro leggende non pare del tutto contraccambiato. Kasparov lo accusa di usare metodi totalitari anche nella gestione della federazione.
Per rendere il gioco più spettacolare e televisivo il presidente si è anche inventato lo “scacco rapido”, cioè sfide di massimo 50 minuti, per stare nei palinsesti.
Insomma un’opportunità unica per investimenti di nicchia a tema scacchistico, dove si può spaziare dall’editoria ai gadget, dalla diffusione di abbigliamento all’editoria e perché no anche alla promozione e vendita di pacchetti turistici, dopotutto una città degli scacchi non è cosa da tutti i giorni e basterebbe uno slogan davvero facile e di sicuro appeal come “In Calmucchia vacanze da Re/Regine” per attrarre truppe di turisti affascinati dal mondo degli scacchi.